Viaggiare

Pont-de-Loup, Belgio, una primavera

Una mattina primaverile con la foschia. Sono sulla strada che mi porta alla fermata dell'autobus. Tutto sembra diverso, rumori soffocati e lontani. La strada svanisce nel nulla, ma mentre cammino essa si scopre sotto i miei passi. Dietro i campi con la brina, tre fantasmi, o alberi immobili, mi guardano passare. I campi, gli alberi, il paesaggio invisibile, non sono più quelli di ieri. Un impressionista ha ritoccato la mia tela, il mio palcoscenico quotidiano. Ora cammino nel suo quadro e sento sul viso la freschezza delle gocce di pittura.
 
Fantasmi nella foschia
 
Cosa farei senza questo mondo senza viso, senza domande; dove essere dura solo un instante, dove ogni instante versa nel vuoto, nell'oblio di essere stato; senza quest'onda nella quale in fine corpo e ombra sprofondano insieme?
Cosa farei senza questo silenzio abisso dei mormori, ansimante furioso verso il soccorso, verso l'amore; senza questo cielo che s'innalza sulla polvere dei suoi lesti?
Cosa farei? Farei come ieri, come oggi; guardando dal mio oblò se non sono solo a vagare e girare lontano da ogni vita, in uno spazio burattino senza voce tra le voci, richiuse con me.
Samuel Beckett
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